Officina per la vita indipendente
Attività svolta in collaborazione con Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente dell’Università di Torino – costituitosi come gruppo di lavoro all’interno del CIRCE (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione) a partire dal 6 ottobre 2017.
Obiettivo del percorso è sostenere i genitori nella costruzione del progetto di vita indipendente del figlio ed aiutarli ad assumerne la regia. Questa “regia” si concretizza nella gestione della rete formale e informale che ruota intorno alla famiglia e nella finalizzazione alla vita indipendente delle azioni messe in campo da questa rete, degli stili relazionali, delle scelte. Attraverso il progressivo lavoro di capacitazione la famiglia viene accompagnata a mettere a fuoco quelli che desidera che siano gli obiettivi di vita per il figlio, ed a orientare la rete perché tutti lavorino per gli obiettivi individuati dalla famiglia. Questa assunzione progressiva della regia, volta non solo ad ottenere servizi ma ad orientare in maniera diffusa lo sguardo della comunità, costituisce un agire preventivo rispetto all’istituzionalizzazione: i genitori impostano quel sistema di legami orientati al futuro e al rispetto dei diritti che consentiranno ai loro figli di vivere deistituzionalizzati. Incontri a cadenza mensile.
Percorsi di autonomia
Ragazze e ragazzi che sperimentano e vivono un percorso che conduce a maggiori livelli di Autonomia. L’attività è svolta da Educatori e volontari specificatamente preparati che accompagnano i ragazzi ad interagire con la realtà esterna. Percorso destinato a ragazzi e adulti tra i 15 e i 40 anni con la Sindrome di Down, divisi in due grandi gruppi, Junior e Senior, con l’obiettivo di imparare a gestire il proprio tempo libero, sentendosi persone grandi, competenti, che possano scegliere in autonomia.
Affrontare il problema dell'autonomia vuol dire porsi, come operatori e come genitori, non solo l'obiettivo del raggiungimento di alcune competenze, ma riconoscere e favorire il cambiamento dalla condizione di bambino a quella di adolescente e di adulto.
Vuol dire quindi creare un clima, un modo di rapportarsi, una mentalità di fiducia e di rispetto nei confronti del ragazzo. È in questo clima che il ragazzo può trovare maggiore motivazione ad imparare e può crescere globalmente come persona.
La scelta di proporre tale attività in un gruppo di ragazzi con la sindrome di Down è stata determinata dal voler porre l'attenzione su apprendimenti a loro misura e potersi poi integrare come singoli o piccolo gruppo fra la gente del quartiere, nelle strade, forti della capacità di agire, di chiedere informazioni, di comunicare.
L’esperienza del gruppo omogeneo è ben diversa dalle vecchie esperienze “speciali” che erano caratterizzate da una separazione dalla realtà, in questo caso vivere questa esperienza speciale è il modo per acquisire abilità e assumere anche maggiore consapevolezza di sé e potersi, grazie a questa, meglio integrare nella realtà. Il gruppo come tale è poi una tra le tante esperienze di vita dei ragazzi, che spesso frequentano la mattina o negli altri pomeriggi attività formative o di tempo libero con coetanei “normali”.
Se parlare di autonomia sociale può sembrare difficile, ma possibile, per ragazzi con differenti livelli di abilità iniziali, sembra a molti un discorso impossibile per ragazzi gravi, privi di ogni competenza didattica, con difficoltà di relazione e comunicazione verbale. La sfida che ha cercato di accettare lo staff del corso, è stata quella di proporre un cammino di autonomia anche per questi ragazzi.
Se per molti autonomia vorrà dire arrivare a muoversi da soli per la città, comprarsi un capo d’abbigliamento o organizzare una serata con gli amici, per loro proporre un cammino in tal senso può voler dire ad esempio, in ambito di comunicazione riuscire ad ottenere in un anno che salutino e chiamino per nome i compagni, per l’orientamento che riconoscano il portone e salgano le scale da soli, per l’uso del denaro che entrino da soli in un negozio col foglietto e sappiano dare il proprio portafoglio al negoziante perché prenda da solo il denaro, ecc.
Si tratta di un processo a lunga durata che si compie nell’arco di diversi anni ove le esperienze e le competenze si devono consolidare nel tempo.
Crediamo importante proporre un cammino di autonomia così inteso anche per loro, non solo in termini di conquista di nuove abilità, ma come conquista di dignità e acquisizione di identità.
Progetto week end
Week End in Autonomia: acquisizione di diverse autonomie personali, abitative (cucinare, riordinare, organizzare il tempo e gli spazi personali e comuni) e sociali. Diversi gruppi di giovani selezionati per caratteristiche si alternano nell’esperienza di convivenza e gestione del tempo libero.
PER INFORMAZIONI SU ORARI E MODALITA'
CONTATTACI!